Ostra: a scuola di vita con i campioni della pallavolo, gli studenti incontrano Sintini, Bari e Pieroni

Sono tornati dopo sei anni nella scuola di Ostra, gli atleti Andrea Bari e Giacomo Sintini, stavolta accompagnati anche da Diego Pieroni, per raccontare ai ragazzi della scuola secondaria di I° “Menchetti” il loro percorso di vita e la carriera sportiva.
 

L’incontro è stato presentato e guidato dalla giornalista Giulia Mancinelli, direttore editoriale di Vivere Senigallia, alla presenza della Dirigente Scolastica Marilena Andreolini e dell’Assessore allo Sport Alberto Agarbati, che ha portato il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale.

Alle 9.30 di mercoledi 8 febbraio i ragazzi sono scesi al Palazzetto dove hanno ascoltato i campioni Bari e Sintini raccontare i loro inizi nel mondo dello sport, la loro bella amicizia cresciuta tra gare sportive, vittorie e sconfitte e maturata anche nell’affrontare le difficoltà legate alla malattia che ha colpito Giacomo nel 2011. I due atleti hanno ricordato alternativamente le ultime sfide ai play off che hanno portato la squadra del Trento alla vittoria dello scudetto nel maggio 2013: Giacomo era reduce dalla malattia e dalle terapie che lo avevano debilitato notevolmente, ma aveva la tenacia di chi vuole riuscire a tornare in campo ed ha trovato una squadra di veri amici che lo hanno aiutato a superare le difficoltà trattandolo come uno di loro, come un atleta e non come un malato. Per un intero anno si è allenato aumentando gradualmente l’intensità dello sforzo, ma sempre senza entrare mai in campo durante una partita, fino al giorno della finale, quando il palleggiatore titolare, Raphael, è dovuto restare in panchina per una frattura ad un dito e Giacomo ha avuto la possibilità di vivere pienamente quella sfida definitiva conquistando la vittoria con tutta la squadra e guadagnandosi meritatamente il titolo di miglior mpv!

Nella finale dei play off anche Andrea Bari, nel ruolo di libero, aveva partecipato alla vittoria, anche se Andrea ricorda che quel giorno non riusciva a dare il meglio di sé e ha preferito farsi da parte per lasciare il posto a Colaci (libero di riserva) e favorire la vittoria della squadra. Solo un grande campione sa avere l’umiltà di riconoscere che il bene della squadra vale molto di più del proprio desiderio di primeggiare, e Andrea è un grande campione! Ricordando proprio i giorni che precedevano quella finale, Bari ha sottolineato come la paura di perdere fosse molto reale, la paura di vanificare in un attimo tutto il lavoro e la fatica di un anno di lavoro era sempre in agguato, ma poi tutta la squadra si è inventata un “il gioco della scimmietta” per sdrammatizzare ogni timore ed affrontare con più serenità le sfide che avevano davanti a loro. Andrea ha incoraggiato i ragazzi a non temere di aver paura, perché è normale a volte avere paura, fa parte della vita, ma va affrontata cercando sempre un modo per sdrammatizzare e riuscire a gestirla. Poi ha parlato ai ragazzi dell’importanza della famiglia, alla quale lui è particolarmente grato perché lo ha sempre sostenuto e incoraggiato nel suo percorso di ragazzo e di sportivo, accompagnandolo sempre agli allenamenti e alle partite, permettendogli di sviluppare il suo talento nel migliore dei modi.

Sintini ha invitato i ragazzi a vivere ogni momento e ogni esperienza con impegno e serietà: lo sport, la scuola, la fede… perché tutto concorre alla crescita della persona e quando lui si è ammalato ha potuto sperimentare e capire quanto c’entrasse con la malattia tutto ciò che aveva vissuto fino ad allora e come tutto lo aiutasse in quella contingenza ad affrontare con pazienza, con tenacia e speranza la quotidianità delle terapie in ospedale, lontano da casa e dai suoi affetti più cari.

Diego Pieroni, direttore tecnico della Nazionale di Pallavolo Sordi, ha segnato la sua narrazione con la traduzione dell’interprete LIS Michele Peretti dalla provincia di Fermo. Ha voluto sottolineare la sua scelta di comunicare nella LIS, nonostante sappia parlare, per insegnare ai ragazzi presenti il valore della corporeità e dell’attenzione visiva richiesta da questa Lingua che non chiede un semplice ascolto, ma di immergersi in questa realtà per comprenderla appieno. Si è complimentato con gli alunni della scuola “Menchetti” che già da un paio di anni si sono avvicinati alla LIS e la stanno imparando grazie al prezioso contributo di Fabiola Orlietti e Giorgio Santoni, collaboratori scolastici che si sono prestati con grande passione e competenza ad insegnare la LIS non solo agli alunni ma anche ai docenti e personale ATA dell’istituto.

Anche Pieroni ha raccontato il suo percorso di vita e gli ostacoli, le difficoltà, i pregiudizi incontrati fin da quando era bambino, a partire dalle lunghe sedute di logopedia che gli hanno permesso di imparare a parlare nonostante la sordità; ha anche sottolineato l’importanza di diventare tutti campioni nella vita, che non vuol dire vincere sempre bensì lottare per raggiungere un obiettivo, avere degli scopi, come ad esempio l’essere attenti al compagno che hai di fianco ed essere pronto ad aiutarlo, porsi domande e cercare le risposte.

La giornalista Mancinelli ha chiesto a Diego come ha fatto ad affrontare le difficoltà e i pregiudizi: “Superare le difficoltà o superare le barriere riguarda prima di tutto il diffondere la mia sordità, far capire agli altri che sono una persona sorda. Io credo di avere un dono che mi ha reso forte e mi fa stare adesso insieme agli altri e ho capito come posso essere di aiuto agli altri e loro possono aiutare me. Come ha detto Jack, non si vince mai da soli, si vince insieme agli altri, alla famiglia agli amici… e io questa barriera l’ho superata: ho capito che non sono solo. Poi ci sono le associazioni come quella di cui sono rappresentante e dalla quale arriva il vero aiuto, come dalla famiglia”.

Tanti altri temi sono stati toccati durante l’incontro durato un paio d’ore e spunti di riflessione significativi sono emersi anche in risposta alle tante domande fatte dai ragazzi in coda agli interventi. Al termine, prima delle foto di rito e degli autografi concessi dai campioni alla folla dei ragazzi che li ha assaliti, un momento molto emozionante è stata l’esecuzione dell’Inno di Mameli che è stata segnata in LIS da tutti gli alunni per rendere omaggio ai tre giocatori della Nazionale di Pallavolo e celebrare i 75 anni della Costituzione Italiana, ricordati durante l’incontro dalla giornalista Giulia Mancinelli.

Un grazie, come sempre, alla Dirigente Scolastica che ha permesso la realizzazione di questo bell’evento che resterà nel cuore dei ragazzi e un ringraziamento a Giacomo Sintini, Andrea Bari e Diego Pieroni che hanno condiviso la loro esperienza di vita, facendo un dono prezioso a tutti gli alunni della scuola “Menchetti” e ai loro docenti.

      

 

da Barbara Lilli
Scuola Media “Menchetti”