Un’interessante mattinata ha visto protagonisti ancora una volta i ragazzi della scuola secondaria di I° “Menchetti” di Ostra che hanno incontrato, mercoledi 1 febbraio, la giornalista e scrittrice Asmae Dachan.
L’incontro si è tenuto al Palazzetto dello sport di Ostra alla presenza degli alunni delle classi prime e seconde, della Dirigente Scolastica Marilena Andreolini che ha accolto e presentato l’ospite e dell’Assessore Alberto Agarbati che ha portato il saluto del sindaco Fanesi impossibilitata a partecipare. Asmae ha introdotto il tema “I diritti dei bambini vittime delle guerre dei grandi nel mondo” illustrando alcune delle gravi situazioni presenti in molti Paesi che vedono purtroppo i bambini come protagonisti di diritti negati, dal gioco, alla famiglia, all’istruzione, alla salute. Ha accompagnato le sue parole con foto molto significative, scattate da lei stessa soprattutto in Siria, che ritraggono bambini desiderosi di imparare in mezzo alle macerie di una città e di una scuola distrutta dalla guerra e dai bombardamenti, o in Etiopia dove le ragazzine si alzano presto la mattina per andare a prendere l’acqua al fiume per le necessità della giornata.
Molto toccante anche la foto di un bambino con la bici e un amico, lungo la strada, che sembrerebbe quanto di più normale possa esserci se non fosse per quel fucile in spalla che rivela trattarsi di un bambino-soldato. Che espressione terribile, un ossimoro che ha suscitato tante domande nei ragazzi di Ostra, increduli all’idea che dei loro coetanei possano essere vittime innocenti della malvagità di uomini pronti a sfruttarli, maltrattarli pur di perseguire i propri scopi. Asmae ha spiegato le tante difficoltà che i bambini nei Paesi più poveri incontrano non solo sul piano dell’istruzione, ma anche della salute, non avendo facilmente accesso alle cure, soprattutto i bambini portatori di qualche disabilità che rischiano più di altri l’emarginazione e le violenze ed ha parlato di un medico, suo amico, che proprio in Siria si occupa di loro insieme ad un’associazione benefica.
Tante le domande che soprattutto i ragazzi delle classi prime hanno rivolto alla giornalista anche in merito al suo lavoro, alla fatica e ai rischi che corre ogni volta che qualche reportage la porta in zone di guerra per immortalare con le immagini e le parole la realtà vista con gli occhi dei civili, delle vittime più fragili, che raccontano tutto il dolore di un’umanità sofferente privata di tutto. Una testimonianza veramente molto bella e un insegnamento significativo riguarda il tema della solidarietà che la scrittrice ha toccato citando le opere di volontariato delle associazioni umanitarie che operano in molti posti del mondo. A questo proposito ha anche ricordato la raccolta di materiali scolastici e giocattoli fatta anche nella nostra scuola diversi anni fa a beneficio dei bambini siriani dei campi profughi.
Un’importante lezione di vita, testimoniata da chi ha visto con i suoi occhi tante realtà di distruzione, di povertà e di dolore ma sa raccontarle con verità e delicatezza, con grande umiltà e umanità, pronta a mantenere sempre viva la speranza che un mondo migliore si possa costruire davvero. Ringraziamo di cuore Asmae per la sua amicizia e la sua disponibilità nel raccontarsi e nel mettere la sua cultura e le sue tante esperienze di vita a disposizione dei nostri ragazzi, nella certezza che ne faranno tesoro prezioso per la loro crescita e formazione umana.